venerdì 27 dicembre 2013

la coscienza

LA CONSAPEVOLEZA.. E' LA LUCE DELLA COSCIENZA.
Cattberg 27/12/2013

venerdì 20 dicembre 2013

l amore che non si dimentica

AMORE ETRNO
(BELLISSIMA, LEGGETELA TUTTA) Erano circa 8:30, quando un anziano signore ottantenne è arrivato per rimuovere dei punti di sutura dal pollice della mano. Egli ha dichiarato che aveva fretta perché aveva un appuntamento alle ore 9.00. Ho verificato i suoi segni vitali e l'ho fatto accomodare. Sapevo che ci sarebbe voluto più di un'ora prima che qualcuno potesse occuparsi di lui. L'ho visto controllare l' orologio con ansia e ho deciso di controllare la sua ferita perché non ero occupato con un altro paziente. La ferita era guarita bene. Quindi, ho parlato con uno dei medici per rimuovere i punti di sutura. Abbiamo iniziato a conversare mentre mi prendevo cura della sua ferita. Gli ho chiesto se avesse un altro appuntamento medico dopo, dato che aveva molta fretta. Il signore mi ha detto di no e ha risposto che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi ha detto che sua moglie si trovava nella casa di cura da un po di tempo, poiché era affetta dal morbo di Alzheimer. Gli ho chiesto se la moglie si sarebbe preoccupata se fosse stato un po in ritardo. Mi ha risposto che lei non lo riconosceva più già da cinque anni. Allora, ho esclamato: "E ancora vai ogni mattina, anche se lei non sa chi sei?" Lui ha sorriso, mi ha accarezzato la mano e ha detto: "Lei non mi conosce, ma io so ancora chi è". Ho dovuto trattenere le lacrime. Ho avuto la pelle d'oca, e ho pensato: "Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita". Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

giovedì 28 novembre 2013

grandioso come dio

Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini Il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi. Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese: - Che mi dici della tua esperienza ? - Bene – rispose il bambino.... Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre 1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro. 2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose. 3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli. 4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte. 5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano. 6 – Che noi ascoltiamo CD... Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali... ...tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra. 7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento 8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini. 9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie. Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. Alla fine il figlio conclude - Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri ! Ogni giorno, diventiamo sempre più poveri perché non osserviamo più la natura, che è l’opera grandiosa di Dio

sabato 23 novembre 2013

IL BUON SENSO DELLA VITA

IL BUON SENSO DELLA VITA..
Solo una piccola percentuale di persone si occupa di migliorare la propria vita usando un minimo di buon senso.
Credo sia questo il vero disastro. La crisi economica in confronto fa ridere. Anzi, la causa della crisi, di tutte le crisi, ha origine nell’atteggiamento individuale di milioni di persone che pur rendendosi conto che vivono male fanno poco o niente per regalarsi un po’ di buona qualità.
È una sorta di ipnosi collettiva.
Milioni di italiani soffrono di mal di piedi.
Ora non credo che ci voglia un genio per capire che se la punta del piede è più larga del tallone non è sensato mettersi scarpe che hanno la punta stretta. E queste scarpe “a papera” sono sul mercato da almeno 30 anni.
Ma molti si guardano i piedi, deformati e pieni di calli e non riescono a collegare questa loro orribile sofferenza con il tipo di scarpe che indossano.
Molti poi sanno benissimo che esistono scarpe con la punta larga, ma si vergognano a indossarle, perché la moda dominante è a punta stretta.
Ci sono milioni di persone che soffrono di mal di schiena e non si sono mai fatti fare un massaggio. È un’idea fuori dal loro campo visivo. Molti hanno anche sentito parlare di corsi di antiginnastica, ginnastica isometrica, yoga, che danno gran sollievo a chi soffre questi dolori. Ma non gli viene di frequentarli. Loro pigliano gli antidolorifici e poi gli si ammala il fegato.
Ci sono milioni di persone che hanno gravi problemi sessuali ma non hanno mai letto un manuale di educazione sessuale. Loro sanno già tutto.
Mi ricordo di un ragazzo, vestito perfettamente alla moda, tutto firmato, che camminava buttando i piedi di qua e di là in modo goffo. Gli ho detto: “Perché non cerchi di camminare in modo più armonico e naturale?”
Lui mi ha risposto: “Io sono così!”
E sei pure un coglione.
C’è gente che spende decine di migliaia di euro per un matrimonio e poi fa sesso in 10 minuti… Non si godono niente.
E ci sono persone che spendono una fortuna perché non vogliono che i figli piccoli indossino vestiti usati, e ogni quattro mesi devono ricomprare tutto… E poi non hanno tempo per giocare con i piccoli… Devono lavorare di più per comprare le camiciole.
Potrei andare avanti a lungo a elencare miglioramenti semplici e istantanei…
Vedo molte persone che sono bravissime a sognare (il che già è una cosa positiva). Le incontro nei laboratori creativi che facciamo ad Alcatraz e vedo una fantasia eccezionale, una capacità di immergersi nel lavoro formidabile. In pochi giorni riesci a mettere insieme gigabyte di idee, dipinti, foto, video, testi, piani d’azione.
Ma un gruppo parte con 50 persone e dopo un paio di mesi ci si trova in 5.
Il che comunque è già un grande risultato, perché le persone che reggono nel tempo sono anche straordinarie e lavorarci insieme è una soddisfazione, nascono amicizie, scambi di esperienze… Io amo scrivere in solitudine, ma quando si lavora in gruppo è una cosa esplosiva, una continua provocazione a cambiare modalità di pensiero per cogliere le fascinazioni che gli altri ti regalano.
Però, mi chiedo, che fanno quelli che spariscono?
Magari lasciano perché trovano qualche cosa di meglio da fare… Ma so per certo che parecchi lasciano e basta.
Perché?
Domanda da 20 milioni di dollari.
Chi riuscisse a rispondere farebbe i miliardi.
E visto che vorrei arricchirmi in modo sibaritico, e sono scarsamente provvisto del senso dei miei limiti, vorrei aprire una discussione su questo tema… Provo a raccontare un inizio di ragionamento…
L’idea per questo articolo mi è partita, tipo embolo, alcuni giorni fa mentre guardavo un film. Mi sono reso conto che quella storia girava intorno al rimpianto. Lui e lei si amano ma poi si lasciano e si rincontrano dopo decenni e ancora si amano e rimpiangono le possibilità perdute.
Mi sono reso conto che questo è il filo conduttore di migliaia di film. Ed è anche l’anima nera nascosta dentro tutti i personaggi duri e crudi della letteratura. Uomini che hanno una spada invisibile piantata nel cuore. Un rimpianto, un rimorso, un buco nel loro passato. E questo rimpianto li segna, dà loro spessore e li rende affascinanti e coinvolgenti. Gli spettatori si identificano perché anche loro vivono di rimpianti.
Un mito fondante della nostra cultura è questo dolore del rimpianto che santifica e diventa la nostra identità profonda. Un dolore che culliamo e che usiamo come anestetico per non sentire la vertigine di fronte all’insicurezza della vita. La paura dello sconosciuto…
Io odio i rimpianti e amo gli esperimenti…
Gabriella mi ha raccontato una storia del suo amico, grande rapper nero. Una donna gli scrive: “Sto morendo, ho un mese di vita, non ho più nessuno al mondo, tu sei l’unica luce in queste giornate terribili.”
Lui si commuove, prende un aereo e va da lei in ospedale e le dice: “Vieni con me, facciamo un tour, abbiamo già un medico con noi, per via di un musicista molto malato…”
E lei gli risponde: “Non posso venire con te, sarebbe troppo pericoloso.” E così preferisce restare lì, sola col suo dolore certo e perimetrato, coltivato, piuttosto che buttarsi nell’avventura della vita.
Queste persone avrebbero forse bisogno di fede…
Fede, fiducia, autostima.
Ma sostanzialmente si tratta di fede. Non nel senso religioso. Una fede nel fatto che la vita abbia un senso e che tu abbia la possibilità e il diritto di vivere alla grande o quantomeno di provarci, che poi è lo stesso.
Perché quando sogni una cosa è un po’ come viverla. Il nostro cervello distingue poco tra realtà e fantasia. Il sogno lo vivi comunque.
Jacopo Fo

giovedì 21 novembre 2013

amico vero

AMICO VERO
Una sera ho ricevuto una telefonata da un caro amico.
Mi ha fatto molto piacere la sua telefonata e la prima cosa che mi ha chiesto è stata: “Come stai?” Non so perché gli ho risposto: “Mi sento molto solo”
“Vuoi che parliamo?” Mi disse.
Gli ho risposto di si, e mi ha subito detto: “Vuoi che venga a casa tua?”
Io ho risposto di si. Depose la cornetta del telefono e in me...no di 15 minuti, lui stava già bussando alla mia porta. E così io gli ho parlato per molte ore di tutto, del mio lavoro, della mia famiglia, della mia fidanzata, dei miei dubbi e lui sempre attento mi ascoltava.
E così si è fatto giorno, mi sentivo rilassato mentalmente, mi ha fatto bene la sua compagnia, soprattutto il suo ascolto, mi sono sentito sostenuto e mi ha fatto vedere i miei sbagli. Mi sentivo molto bene e quando lui si è accorto che mi sentivo meglio, mi ha detto: “Bene, ora me ne vado, perché devo andare al lavoro” Io mi sono sorpreso e gli ho detto: “Perché non mi hai avvisato che dovevi andare al lavoro? Guarda che ora è, non hai dormito niente, ti ho tolto tutto il tempo questa notte” Lui ha sorriso e mi disse: “Non c’è problema, per questo ci sono gli amici!” Mi sono sentito molto felice e orgoglioso di avere un amico così.
L’ho accompagnato alla porta di casa e mentre lui camminava verso l’auto gli ho gridato da lontano: “Ora è tutto a posto, ma perché mi hai telefonato ieri sera così tardi?” Lui ritornò verso di me e mi disse a voce bassa che desiderava darmi una notizia, ed io gli ho chiesto: “Cos’è successo?” Mi rispose: “Sono andato dal dottore che mi ha detto di essere molto malato” Io rimasi muto …. ma lui mi sorrise e mi disse: “ Ne riparleremo, ti auguro una bella giornata”
Si è girato e se ne è andato. Mi è servito un po’ di tempo per rendermi conto della situazione e mi sono chiesto più volte: perché quando lui mi ha chiesto come stavo, io mi sono dimenticato di lui ed ho solo parlato di me? Come ha avuto la forza di sorridermi, di incoraggiarmi, di dirmi tutto quello che mi ha detto, stando in quella situazione? Questo è incredibile!
…. Da quel momento la mia vita è cambiata.
Ora sono meno drammatico con i miei problemi e godo di più per le cose belle della vita. Adesso dedico il giusto tempo alle persone a cui voglio bene …. Auguro loro che abbiano una bella giornata e ricordino che: “ Colui che non vive per servire … non serve per vivere …”
La vita è come una scala, se tu guardi in alto, sarai sempre l’ultimo della fila, ma se tu guardi in basso, vedrai che ci sono molte persone che desidererebbero essere al tuo posto.
r
ricercato su:facebook

giovedì 28 febbraio 2013


Quanto costa aprire la partita IVA?

I costi di gestione di una partita IVA dipendono dal regime fiscale scelto. Sono possibili due tipi di regimi fiscali:
  1. Regime dei minimi (utilizzabile solo dalle persone fisiche e dagli imprenditori individuali con ricavi al di sotto dei 30.000 euro l’anno)
  2. Regime delle nuove iniziative produttive e imprenditoriali (per non più di 3 anni consecutivi)
Con il regime fiscale dei minimi non si pagano l’IVA, l’IRAP, l’IRPEF e le addizionali regionali e comunali sull’IRPEF. Inoltre non si è soggetti agli studi di settore. Si paga solo un’imposta sostitutiva del 5% sugli utili prodotti. Con il regime dei minimi quindi, a fine anno dovrò effettuare unicamente la dichiarazione redditi, dichiarando tutti i ricavi incassati (ai quali dovrò sottrarre tutti i costi sostenuti) e sulla differenza calcolerò il 20% di imposta sostitutiva. Il regime dei minimi però non ti consente di portare in detrazione gli oneri deducibili e detraibili (detrazioni per familiari a carico, spese sanitarie, interessi su mutui, etc.). Inoltre non potrai effettuare esportazioni, non potrai sostenere spese per lavoro dipendente o di collaborazione e non potrai acquistare beni strumentali di valore totale superiore ai 15.000 nell’arco di 3 anni consecutivi.  Con il regime fiscale delle nuove iniziative produttive e imprenditoriali gli adempimenti fiscali sono maggiori. Dovrai pagare IVA e IRAP e sarai soggetto agli studi di settore. Però in compenso pagherai un’imposta sostitutiva del 10% e non del 20%.
Oltre alle imposte dovrai considerare i costi relativi alla posizione INPS. In questo caso sono possibili 4 situazioni:
  1. Sei una persona non occupata che apre la partita IVA come impresa
  2. Sei una persona non occupata che apre la partita IVA come libero professionista
  3. Sei un lavoratore dipendente che apre la partita IVA come impresa
  4. Sei un lavoratore dipendente che apre la partita IVA come libero professionista
Nel primo caso, una volta effettuata la comunicazione di inizio attività (utilizzando la procedura Comunicazione Unica), ti arriveranno a casa nel giro di 1 anno i modelli F24 precompilati per poter effettuare il pagamento dei contributi INPS. Ad oggi il contributo INPS minimo è di 2.887 euro l’anno. Superato il limite dei 14.000 euro di ricavi annuo, il contributo INPS comprenderà un’ulteriore aliquota aggiuntiva del 20%. Nel secondo caso dovrai iscriverti alla gestione separata INPS e il contributo percentuale al reddito da versare sarà del 26,72%. Nel terzo caso sarai soggetto ad una doppia contribuzione INPS, sia come lavoratore dipendente sia per quanto riguarda la tua attività extra (a meno che tu non riesca ad ottenere un esonero). Nel quarto caso dovrai iscriverti alla gestione separata INPS e sarai soggetto ad una contribuzione INPS del 17%. I dipendenti pubblici non potrebbero aprire la partita IVA a meno che non siano lavoratori dipendenti a tempo parziale. In ogni caso occorre sempre richiedere l’autorizzazione presso l’amministrazione pubblica o l’ente presso il quale si lavora e, ovviamente, l’attività secondaria dovrà essere svolta al di fuori dell’orario lavorativo. Il regime che ti consiglio è quello dei minimi (se ovviamente non superi i 30.000 euro di reddito l’anno). Per questo regime fiscale, ricapitolando dovrai sostenere i seguenti costi:
  • 20% di imposta sostitutiva (1.000 euro su 5.000 euro di reddito)
  • Almeno 2.887 euro di contributi INPS
  • Il costo di un commercialista che ti seguirà in tutti gli adempimenti fiscali e contributivi (diciamo tra i 500 e i 1.000 euro l’anno)
Come vedi la soglia di reddito dei 5.000 euro l’anno non è casuale. Se infatti sommi tutti i costi, ti accorgerai che su 5.000 euro dovrai pagare 1.000 euro di imposte, quasi 3.000 euro di contributi INPS e quasi 1.000 euro di commercialista (per un totale di 5.000 euro di costi). I guadagni veri perciò si iniziano a vedere non appena si supera questa fatidica soglia. Bene, spero di aver chiarito i dubbi fiscali più frequenti della maggioranza delle persone che hanno intenzione di avviare un’attività online e di aprire una partita IVA. Ovviamente io non sono un esperto in materia (tutt’altro), perciò ti consiglio caldamente di rivolgerti sempre e comunque ad un buon commercialista (puoi verificare l’iscrizione all’ordine  consultando il sito del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e Esperti Contabili) oppure puoi effettuare una ricerca sul sito specifico della tua provincia (nel mio caso, quello di Roma si trova a questo indirizzo), dove potrai trovare il consulente più vicino, specificando un CAP.
Bene, direi che possiamo concludere qui. Visita la pagina fan di Impresa Pratica e se ti piacciono i miei articoli, clicca su “mi piace” e suggeriscila ai tuo amici!
Vuoi imparare a metterti in proprio su Internet? Iscriviti al corso per webmaster!

mercoledì 27 febbraio 2013

bandiera confederazione orobica

questa è la bandiera della confederazione orobica.
se vuoi sapere la storia , vai sul sito: telebergamo.blogspot.com

mercoledì 6 febbraio 2013

bellissima lettera commovente

SPOSATO O NO DEVI LEGGERE QUESTO:
Mentre mia moglie mi serviva la cena , le presi la mano e le dissi:'' Devo parlarti''.Lei annui e mangio' con calma.La osservai e vidi il dolore nei suoi occhi....quel dolore che all'improvviso mi bloccava la bocca...Mi feci coraggio e le dissi:'' Voglio il divorzio''.Lei nn sembro' disgustata dalla mia domanda e mi chiese soavemente: '' Perche'?''.Quella sera nn parlammo piu' e lei pianse tutta la notte.Io sapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro matrimonio, ma io non potevo risponderle ....aveva perso il mio cuore a causa di un'altra donna ...Giovanna!Io ormai non amavo piu' mia moglie...mi faceva solo tanta pena...mi sentivo in colpa, ragion per cui sottoscrissi nell'atto di separazione che a lei restasse la casa, l'auto e il 30% del nostro negozio.Lei quando vide l'atto lo strappo a mille pezzi ! ''Come ?! avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo ridotti a due perfetti estranei?!''.A me dispiaceva tanto per tutto questo tempo che aveva sprecato insieme a me ...per tutte le sue energie....pero' non potevo farci nulla...io amavo Giovanna!All'improvviso mia moglie comincio' a urlare e a piangere ininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione....l'idea del divorzio cominciava ad essere realta'.Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che scriveva...non cenai e mi misi a letto...ero molto stanco dopo una giornata passata con Giovanna.Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie sempre li' seduta a scrivere...mi girai e continuai a dormire.La mattina dopo mia moglie mi presento' le condizioni affinche' accettasse la separazione.Non voleva la casa, non voleva l'auto .tantomeno il negozio...soltanto un mese di preavviso..quel mese che stava per cominciare l'indomani.Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se nulla fosse accaduto!Il suo ragionamento era semplice : ''Nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non e' giusto distrarlo con i nostri problemi''.Io fui d'accordo pero' lei mi fece un ulteriore richiesta.'' Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo , quando mi prendesti in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta...in questo mese pero' ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa ''.Pensai che avesse perso il cervello , ma acconsentii per non rovinare le vacanze estive a mio figlio per superare il momento in pace.Raccontai la cosa a Giovanna che scoppio' in una fragorosa risata dicendo: ''Non importa che trucchi si sta inventando tua moglie...dille che oramai tu sei mio...se ne faccia una ragione!''.Io e mia moglie era da tanto che non avevamo piu' intimita', cosi' quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati ....nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo:'' Grande papa', ha preso la mamma in braccio!''.Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore....camminai dieci metri con mia moglie in braccio ....lei chiuse gli occhi e mi disse a bassa voce:''Non dirgli nulla del divorzio ..per favore...Acconsentii con un cenno , un po' irritato, e la lasciai sull'uscio.Lei usci' e ando' a prendere il bus per andare al lavoro.Il secondo giorno eravamo tutti e due piu' rilassati ...lei si appoggio' al mio petto e..potetti sentire il suo profumo sul mio maglione.Mi resi conto ch era da tanto tempo che non la guardavo ....Mi resi conto che non era piu' cosi' giovane...qualche ruga ..qualche capello bianco....!Si notava il danno che le avevo fatto!ma cosa avevo potuto fare da ridurla cosi'?Il quarto giorno , prendendola in braccio come ogni mattina avvertii che l'intimita' stava ritornando tra noi....questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio....e nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre piu' .Non dissi nulla a Giovanna per rispetto!.Ogni giorni era piu' facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente.Pensai che mi stavo abituando ad alzarla , e per questo ogni giorno che passava la sentivo piu' leggera.Una mattina lei stava scegliendo come vestirsi...si era provata di tutto, ma nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse:''I miei vestiti mi vanno grandi, ''.Li' mi resi conto che era dimagrita tanto...ecco perche' mi sembrava cosi' leggera!Di colpo mi resi conto che era entrata in depressione...troppo dolore e troppa sofferenza pensai.Senza accorgermene le toccai i capelli ...nostro figlio entro' all'improvviso nella nostra stanza e disse :'' Papa' e' arrivato il momento di portare la mamma in braccio( per lui era diventato un momento basilare della sua vita).Mia moglie lo abbraccio' forte ed io girai la testa ...ma dentro sentivo un brivido che cambio' il mio modo di vedere il divorzio.Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo...la abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata ...mi venne da piangere!L'ultimo giorno feci la stessa cosa e le dissi:'' Non mi ero reso conto di aver perduto l'intimita' con te....Mio figlio doveva andare a scuola e io lo accompagnai con la macchina...mia moglie resto' a casa.Mi diressi verso il posto di lavoro ..ma a un certo punto passando davanti casa di Giovanna mi fermai ..scesi e corsi sulle scale...lei mi apri' la porta e io le dissi:''Perdonami..ma non voglio piu' divorziare da mia moglie...lei mi guardo' e disse: Ma sei impazzito?Io le risposi :'' No...e' solo che amo mia moglie...era stato un momento di noia e di routine che ci aveva allontanato ..ma ora ho capito i veri valori della vita , dal giorno in cui l'ho poortata in braccio mi sono reso conto osservandola e guardandola che dovevo farlo per il resto della mia vita!Giovanna pianse mi tiro' uno schiaffo e entro' in casa sbattendomi in faccia la porta.Io scesi le scale velocemente , andai in macchina e mi fermai in un negozio di fiori.le comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse: Cosa scriviamo sul biglietto?le dissi:''Ti prendero' in braccio ogni giorno della mia vita finche' morte nn ci separi''Arrivai di corsa a casa...feci le scale entrai e di corsa mi precipitai in camera felicissimo e col sorriso sulla bocca......ma mia moglie era a terra ...morta!.Stava lottando contro il cancro ...ed io che invece ero occupato a passare il tempo con Giovanna senza nemmeno accorgermene.Lei per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che stava per morire e per questo mi chiese un mese di tempo...si un mese...affinche' a nostro figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio....affinche' nostro figlio non subisse traumi.....affinche' a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre.Questi sono i dettagli che contano in una relazione...non la casa....non la macchina....non i soldi...queste sono cose effimere che sembrano creare unione e invece dividono.Cerchiamo sempre di mantenere il matrimonio felice...ricordando sempre il primo giorno di questa bella storia d'amore. A volte non diamo il giusto valore a cio' che abbiamo fino a quando non lo perdiamo... (Web)
BELLISSIMA LETTERA FA RIFLETTERE.
Art :by Cattberg Giuliano
Bergamo italy

venerdì 1 febbraio 2013

orfano del padre


da oggi mi sento orfano... ho perso ancora una volta mio padre.
non lo riconosco piu'... sara' la vecchiaia.. saro' io che non lo capisco
forse non capisco piu il mondo... lo sento lontano da me..
la gente robbottizzata.. paura di qualcosa che non sisa che cosa...
sento che delle volte la mia forza di continuare cede..
sono disoccupato.. sembra che ho la peste!! davanti alla gente impaurita..
io vado avanti lo stesso non demordo... ce' mia moglie che è una forza vitale enorme!!
in piu' mia figlia da mille soddisfazioni....
che dire... saranno loro che mi caricano.... so che dura per tutti!!!
la RABBIA PER I POLITICI E TANTISSIMA DA ESPLODERE!!!!!
sento che la mia patria cioe' lo stato che  non ce!!!
vorrei aiutare altri invece di aiutarmi se stesso... pazzesco!!!
sono orfano.. di tutto il bello che avrei voluto...
Giuliano Cattaneo 01.02.13